Foto, video e documenti della Mostra del Mobilio di Cascina

Troviamo concentrato il tema dell’Industria del mobile a Cascina, con una nutrita collezione di foto, inaugurazioni, esposizioni, brochure, biglietti d’ingresso, verbali, appunti, diplomi e riconoscimenti della Mostra del Mobilio, oltre che a disegni su tematica del mondo lavorativo artigianale cascinese, frutto di concorsi scolatici o mostre della Società Operaia. L’industria del mobile nacque a Cascina intorno alla metà del XIX secolo in un territorio, fino a quel momento, a vocazione agricola. Un forte impulso arrivò dall’apertura del tratto ferroviario Pisa-Firenze, tanto che gran parte dei nuovi laboratori sorsero in prossimità della stazione. La ferrovia, inaugurata nel 1845, creò le condizioni ottimali per lo sviluppo industriale facilitando lo smercio a largo raggio dei manufatti e l’approvvigionamento delle materie prime e contribuì all’arrivo di un ampio bacino di clientela. Le ditte più antiche furono quelle di Raffaello Puccini e di Francesco e Michele Bonciani, attive rispettivamente dal 1850 e 1851, a queste seguirono nel 1865 i laboratori di Jacopo ed Egisto Staccioli e nel 1871 di Emilio Bertini. Bertini, che fabbricava mobili in essenze e stili diversi da destinare ad una più vasta clientela, fu il primo a Cascina a dotare il proprio laboratorio di macchine per la lavorazione del legno, aprì un magazzino di vendita a Roma e produsse arredi anche per mercati lontani, come dimostrano alcune spedizioni di mobili ad Alessandria d’Egitto e a Tunisi avvenute nel 1878. Nel 1872 aprì la ditta di Giuseppe Poggianti che lavorò molto a Roma realizzando, tra gli altri, gli arredi per la stazione ferroviaria di San Pietro e il celebre Cafè de Paris su disegno dell’architetto Borsi. Nel 1884 venne inaugurata la ditta di Giovanni Signorini che si sviluppò rapidamente e che successivamente aprì le succursali di Carrara (1913), Roma (1933) e Napoli (1956). Nel 1890 Leopoldo Virgili fondò la omonima ditta che realizzò diversi hotel in Versilia e che durante il fascismo, sotto la guida dell’architetto Marcello Piacentini, produsse gli arredi per molte sedi ministeriali romane, per l’Accademia di Caserta, per l’Aeroporto di Centocelle e per diverse stazioni ferroviarie tra cui quella di Pisa; ebbe inoltre una succursale in via del Babbuino a Roma. Nel XX secolo si registrano l’apertura della ditta di Leonetto e Renato Bulleri (1910), che si specializzò nella produzione di sedie arrivando ad esportare molti dei suoi prodotti negli Stati Uniti dove ancora oggi sono registrati i brevetti e che ebbe una sede anche ina via Frattina Roma, e di Ettore Pighini (1919-1920), falegname proveniente dalla Garfagnana che inizialmente si associò con Cupiti e che fu uno dei fondatori della Mostra del Mobilio. La Mostra del Mobilio, ideata da Leonello Bulleri, Oreste Poggianti e Ruggero Puccini fu negli anni la migliore vetrina per le produzioni cascinesi. Inaugurata il 10 settembre 1922 presso la scuola elementare di Cascina, che per l’occasione venne trasformata in vero e proprio palazzo delle esposizioni grazie ad una balaustra affiancata da due torri in legno realizzate secondo il gusto tipico del tempo, divenne nel tempo mostra permanente e ha oggi sede in via Francia a Cascina.